Il mercato automobilistico europeo torna a crescere dopo la battuta d’arresto di marzo. In aprile, secondo i dati forniti dall’Associazione dei costruttori (Acea), le immatricolazioni nella area composta da Ue, Paesi Efta e Regno Unito sono state 1.080.913, il 12% in più rispetto al 2021. Di conseguenza, il consuntivo dei primi quattro mesi evidenzia 4.476.369 targhe e una crescita del 6,5%.
Mercati e alimentazioni:
L’andamento mensile, attribuito in parte ai due giorni lavorativi in più (l’anno scorso le festività pasqualli caddero proprio in aprile), è stato determinato soprattutto dai risultati positivi dei principali mercati. Nell’Unione, la crescita del 23,1% in Spagna, del 19,8% in Germania, del 10,9% in Francia e del 7,7% in Italia ha determinato una miglioramento generale del 13,7%. Il Regno Unito, invece, ha messo a segno un +1%. Tra le alimentazioni, tornano alla crescita le elettriche dopo due mesi critici: in aprile, le Bev salgono del 14,8%. Bene anche le ibride plug-in (+3,7%), le auto a benzina (+7,3%) e le motorizzazioni alternative: le auto a metano, a Gpl e alimentate da altri combustibili gassosi crescono del 22,7%. Stabili le diesel, con +0,03%, ma la miglior performance è delle ibride non ricaricabili, con un +33,1%.
Il podio dei gruppi:
Tra i maggiori gruppi automobilistici, si conferma al vertice della classifica mensile il gruppo Volkswagen con 300.598 immatricolazioni e una crescita del 14%. Tra i suoi marchi, segno più per Volkswagen (+14,4%), Skoda (+14,7%), Seat (+63,1%), Cupra (+10,9%) e Porsche (+26,7%). In calo Audi (-5,1%) e il polo del lusso composto da Bentley e Lamborghini (-3,4%). Secondo posto per Stellantis, che ha targato 166.534 vetture e perde l’1,5% per effetto del -2,3% di Peugeot, del -16,8% di Opel/Vauxhall, del -2,3% di Fiat, del -6,2% di Alfa Romeo, del -20,1% di DS e del -19,1% di Maserati, Dodge e Ram. In controtendenza Citroën (+18,5%), Jeep (+17,5%) e Lancia (+7%). Al terzo gradino del podio si piazza il gruppo Renault con 109.391 registrazioni (+11,6%). La Losanga guadagna il 10,6%, la Dacia il 12,6% e l’Alpine il 74,9%.
Giapponesi e coreani:
Nella classifica seguono i coreani, con il gruppo Hyundai/Kia al quarto posto grazie a 91.361 targhe e una crescita dell’1,8% frutto del +17,6% del marchio Hyundai e del -10,6% del brand Kia. Distante il colosso Toyota, seppur in forte crescita: le 84.329 immatricolazioni implicano un importante incremento del 42% (il brand delle Tre ellissi sale del 42,4% e la Lexus del 36,7%).
Il premium tedesco:
Scendendo in graduatoria troviamo il gruppo BMW: sono 74.551 le immatricolazioni mensili, per un incremento dell’11,6% dovuto soprattutto al marchio dell’Elica: il +23,2% ha più che compensato il calo del 33,1% registrato dalla Mini. Segue la Mercedes-Benz con 54.160 targhe e un +4,8% determinato dal +4,9% della Stella e dal +4,2% della Smart.
Gli altri costruttori:
Il report dell’Acea indica all’ottavo posto la Ford (-12,8% e 36.066 targhe), al nono la Volvo (+59%, 33.767) e al decimo la Nissan (+14,2%, 21.692). Seguono la Suzuki (+33,7%, 17.318), la Saic (+12,9%, 17.091), la Tesla (-2,3%, 13.951), la Mazda (+17,2%, 13.742), il gruppo Jaguar Land Rover (+12,9%, 12.286), la Honda (+49,6%, 5.887) e la Mitsubishi (+19,8%, 3.771).