“Eco incentivi” estesi a tutte le moto e alle microcar

Si estende la platea dei veicoli che possono accedere agli incentivi previsti dal sistema “bonus malus”. Un emendamento M5S al decreto crescita approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera prevede che nella lista entrino anche le “microcar” e i veicoli a tre ruote come apecar e sidecar.
E per i motocicli e i ciclomotori, già inclusi tra i mezzi incentivabili dalla legge di bilancio, l’agevolazione si estende a tutto campo: non c’è più il limite massimo di 11 kw di potenza (ovvero 15 cavalli).

Le condizioni
L’incentivo si applica solo nel 2019 per veicoli elettrici o ibridi nuovi. Il contributo è riconosciuto nella misura del 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3mila euro se si rottama un vecchio mezzo. La rottamazione, in particolare, deve riguardare veicoli (che siano motocicli, ciclomotori, tricicli o microcar) di categoria euro 0, 1, 2 e 3, oppure che siano stati oggetto di ritargatura obbligatoria alla luce delle regole del 2011.

Rottamazione estesa a familiari
L’emendamento inoltre consente la rottamazione di questi veicoli anche a chi non è il diretto proprietario, ma un familiare convivente che possiede il veicolo da almeno 12 mesi. Infine, l’incentivo viene esteso anche a chi rottama un qualunque veicolo di categoria euro 3, mentre prima era possibile solo per gli euro 0, 1 e 2, anche se la categoria acquistata è diversa da quella rottamata.

 

fonte: sole24ore

 

 

CARROZZIERI: FIRMATO L’ACCORDO PER LE LINEE GUIDA PER RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE

Nella sede del Cnel a Roma, sono state varate le linee guida per la definizione di standard minimi per la riparazione a regola d’arte in attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 comma 1 della legge 124/2017. Queste linee guida sono state sottoscritte dall’ANIA, dalle Associazioni  Confartigianato,  Cna, Casartigiani e dalle seguenti organizzazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di .Con.

Stop a reclami, a perdite di tempo, ad un eccessivo contenzioso in occasione dei risarcimenti dei danni da incidenti automobilistici:  è questo l’obiettivo delle linee guida sottoscritte che puntano ad offrire a chi ha subìto un sinistro auto servizi di riparazione qualificati e trasparenti, eseguiti sulla base di precise procedure di intervento in officina e fondati su chiare regole di rendicontazione e di liquidazione del danno.

Le imprese di autoriparazione che volontariamente vorranno aderire all’accordo  si impegnano ad effettuare la riparazione del veicolo incidentato seguendo una serie di regole codificate, in relazione alla qualificazione e all’aggiornamento dell’autoriparatore, alla qualità e alla sicurezza del ripristino del mezzo, ai materiali e ai ricambi, in conformità alle specifiche tecniche delle case costruttrici, al preventivo, al contratto, alla fatturazione, alla riconsegna del veicolo fino alla tracciabilità dell’intervento di riparazione. Tutto questo è finalizzato ad avere in circolazione veicoli sicuri e, quindi, ad accrescere il livello di sicurezza stradale.

Le linee guida prevedono anche una semplificazione delle modalità per ottenere il risarcimento. Il danneggiato potrà, infatti, far riparare il veicolo dal proprio autoriparatore di fiducia, senza anticipare la spesa. La compagnia assicuratrice, se accertata la responsabilità del sinistro, procederà al pagamento diretto all’autoriparatore entro 15 giorni dalla ricezione della cessione del credito e della documentazione fiscale che attesta l’intervento di riparazione.

Le linee guida saranno comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico e le carrozzerie che volontariamente aderiscono all’intesa saranno consultabili attraverso una app., i riferimenti della quale le imprese assicuratrici  aderenti all’accordo si impegnano a comunicare a tutti propri assicurati unitamente alle modalità di utilizzo della stessa app.

La sottoscrizione firmata dalle rappresentanze nazionali è il primo gradino di natura politico/sindacale di un percorso che vedrà ora l’avvio della fase più concretamente operativa di attuazione dell’accordo con sessioni tematiche che dovranno sviluppare i contenuti specifici di quest’ultimo.

 

Guardrail: decreto “salva motociclisti” pubblicato in gazzetta ufficiale

Si tratta di un primo passo verso una maggiore sicurezza sulle strade per una delle categorie più a rischio di tutto il panorama italiano, quella dei motociclisti. Infatti è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto “salva motociclisti”,  che è stato fortemente ricercato e voluto soprattutto dal Mit. Tra gli effetti di questo decreto vi è, tra le tante cose, soprattutto l’installazione di Dispositivi Salva Motociclisti (DSM) che puntano a ridurre gli effetti dell’urto di una moto e di un motociclista sul guardrail, tramite delle specifiche caratteristiche tecniche.

Questo decreto comporta l’obbligo di installare guardrail moto su tutte le curve circolari che hanno un raggio minore di 250 metri nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di strade già effettive che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi, oppure su strade esistenti non soggette ad interventi ma dove siano avvenuti nel triennio almeno cinque incidenti con morti e/o feriti, che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli e/o ciclomotori.

Queste soluzioni sono state portate avanti nel corso dell’ultimo periodo sia dal Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sia dal sottosegretario Michele Dell’Orco, e che fanno specialmente dell’Italia uno dei primi Paesi sensibili alla salvaguardia e alla tutela della sicurezza su strada per quanto riguarda i motociclisti, alla pari della Spagna e unici in Europa.

VAI AL TESTO DEL DECRETO

 

 

fonte: motori.it

 

GUIDA AUTONOMA: PARTONO ANCHE IN ITALIA I PRIMI TEST SU STRADE PUBBLICHE

Arriva anche sulle strade italiane il primo veicolo a guida autonoma.

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha infatti rilasciato la prima autorizzazione alla sperimentazione su percorsi pubblici di un mezzo senza pilota.
I test su strada interesseranno alcuni specifici tratti nelle città di Torino e Parma e dovranno essere condotti nel rispetto di tutte le prescrizioni, anche meteorologiche, dettate dal gestore della strada stessa, garantendo il rispetto massimo della sicurezza. Inoltre, il veicolo, su richiesta di un supervisore sempre presente, dovrà essere in grado di cambiare da guida automatica a manuale.

La sperimentazione sarà condotta da VisLab, una start-up dell’Università di Parma fondata nel 2009 e acquisita nel 2015 dall’americana Ambarella, multinazionale della Silicon Valley, per 30 milioni di dollari. La Vislab è l’unica società ad avere presentato domanda di autorizzazione. Il ministero non ha invece specificato il nome del costruttore del veicolo oggetto dei test.

L’autorizzazione ha la durata di 1 anno dal suo rilascio, rinnovabile dietro richiesta dello sperimentatore stesso. I test dovrebbero iniziare entro poche settimane.

«Questo Ministero guarda al futuro e alle nuove tecnologie per la sicurezza e la serenità di chi viaggia», ha commentato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Il via libera del ministero arriva dopo il parere positivo espresso il 22 marzo dall’Osservatorio tecnico di supportoper le Smart Road alla domanda di VisLab, che peraltro ha costruito il primo prototipo chiamato Braive addirittura nel 2009.

 

fonte: uominietrasporti.it

 

Nuovo codice della strada, verso il testo definitivo

La prossima settimana la commissione Trasporti della Camera dovrebbe ufficializzare il testo della riforma del codice della strada. Il lavoro è proseguito, con l’esame dei pareri tecnici sulle diverse misure, con l’obiettivo di raccogliere le proposte dei diversi gruppi. Tra ultime novità anche un alleggerimento delle pratiche che passano per la motorizzazione: non sarebbe più necessario un collaudo per i veicoli a cui si agganciano carrelli (basterebbe il certificato della casa costruttrice). Da quanto si apprende, ci sarebbe il disco verde per l’immatricolazione dei piccoli trattori da parte di chi non possiede una partita Iva (purché il mezzo non superi le sei tonnellate).

 

fonte: ansa

“Auto elettrica: come cambierà il lavoro di carrozzieri e meccatronici?” – incontro 6 maggio 2019

Questa importantissima introduzione tecnologica, imporrà agli operatori dell’autoriparazione una vera e propria rivoluzione nel campo degli interventi riparativi sui veicoli.

Grazie all’esperienza e alle analisi in corso, il nuovo Centro studi “Generali Jeniot” ci consentirà di apprendere le novità organizzative che il comparto auto sarà chiamato a sostenere nei prossimi anni.

lunedì 6 maggio 2019 ore 20:30

presso la sala assemblee della CGIA in via Torre Belfredo 81/e – Mestre (Ve)

Saluto

Roberto Bottan (Presidente CGIA)

Presentazione

Paolo Zabeo (Ufficio studi CGIA)

Intervento

Marco Marello (Resp. Centro Innovazione e Sperimentazione Generali Jeniot)
Si prega di confermare la propria partecipazione alla segreteria organizzativa. Chiama lo 041-23.86.703 oppure scrivi a  info@cgiamestre.com

LOCANDINA EVENTO

 

 

Codice della strada, in arrivo importanti modifiche

Il nuovo codice della strada porterà diverse modifiche sostanziali. Innanzitutto l’Italia non sarà più l’unico Paese dell’Unione europea a vietare la circolazione su autostrade e tangenziali agli scooter 125: i mezzi con cubatura fino a 149 cc potranno circolare a patto che alla guida ci sia un maggiorenne. La Lega ha proposto un aumento della velocità a 150 Km/h ma non c’è ancora intesa col M5s. Previste multe salatissime per chi usa il telefonino al volante.

Via libera agli scooter 125 – La prima novità, dunque, riguarderà gli scooter 125. La misura che prevede il loro via libera su autostrade e tangenziali è sostenuta dalle forze di governo (che hanno trovato l’accordo nella Commissione Trasporti) nel testo base che verrà inviato ai gruppi parlamentari e che dovrebbe approdare in Aula per la discussione al massimo a inizio maggio.

I limiti di velocità – La Lega ha inoltre proposto un aumento della velocità a 150 km/h, punto che però non trova ancora il supporto pentastellato. Il Carroccio potrebbe fare concessioni agli alleati di governo sulla novità che riguarda il limite di velocità sulle strade extraurbane che, come avviene in Francia, può essere abbassato in alcuni tratti, come chiedono i grillini.

L’uso del telefonino – Per chi viene sorpreso a utilizzare telefonini e smartphone durante la guida, inizialmente era prevista la sospensione della patente da due a sei mesi che dovrebbe invece passare da sette a 30. Saranno però più salate le multe (di va da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697).

Parcheggi per disabili e auto storiche – Eliminata la norma sul divieto di fumo, tra le novità c’è anche la gratuità dei parcheggi per disabili, strisce rosa per le donne incinte, agevolazioni per chi possiede auto storiche con l’abolizione della tassa di possesso. Tra le nuove misure, l’introduzione nel codice della strada dei mezzi categorizzabili di micro mobilità elettrica di piccola taglia come i segway, i monopattini, gli skate e gli hoverboard.

Bici contromano e controlli della polizia stradale – Verrà lasciata libertà decisionale alle amministrazioni locali per quanto riguarda bici contromano, spazio ad hoc per le due ruote davanti ai semafori, stop agli incroci e utilizzo delle botticelle. Maggiori poteri anche per la polizia stradale nell’effettuare rilievi per capire se un automobilista ha assunto sostanze stupefacenti (ora questa discrezionalità è possibile solo se il guidatore manifesta segni di alterazione).

Obblighi per motociclisti e ciclisti – Capitolo mezzi pesanti: la revisione andrà fatta anche ai rimorchi mentre le sanzioni per chi va in giro senza assicurazione potrebbero raddoppiare. Nessun obbligo di utilizzare anche di giorno le luci anabbaglianti fuori dai centri abitati. Via libera alle moto elettriche in autostrada. Si valuta, infine, l’obbligo per i motociclisti di dotarsi di abbigliamento tecnico protettivo e per i ciclisti di indossare il casco.

 

 

fonte: tgcom24

 

 

 

Sicurezza nell’elettrico? Il 12 marzo a Mestre un convegno dei Vigili del Fuoco

Come intervenire sulla manutenzione e in caso di incidente di un veicolo elettrico? Le risposte in un convegno dei Vigili del Fuoco.

L’incertezza legislativa e la scarsa informazione fanno prosperare le fake news sull’elettrico. In particolare su un tema molto delicato come quello della sicurezza durante la manutenzione e le modalità degli interventi di soccorso in caso di incidente. Un contributo per  colmare le lacune arriva da un convegno promosso   dai Vigili del Fuoco di Venezia. Il tema è chiaro già dal titolo dell’evento: “Lo sviluppo dell’automotive e la sicurezza degli operatori professionali e del soccorso“.

L’appuntamento è fissato per martedì prossimo – il 12 marzo 2019 – alle 17 nei locali del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia, in Strada della Motorizzazione Civile, 6  a Mestre.

Incontro per formare e sensibilizzare
Chiaro l’obiettivo formativo dedicato agli addetti ai lavori, al personale delle operazioni di soccorso, ma anche ai tecnici che si occupano degli interventi ordinari e straordinari o delle semplici manutenzioni  degli autoriparatori. Oltre la trasmissione di informazioni e conoscenze l’appuntamento intende sensibilizzare: “Le istituzioni, le associazioni di categoria e l’opinione pubblica, riguardo la necessità di una normativa tecnica specifica a livello nazionale, che regoli qualsiasi lavoro o intervento su queste tipologie di veicoli e punti alla formazione ed all’informazione del personale coinvolto”. In altri termini serve una sorta di Codice della manutenzione e degli interventi sui veicoli elettrici.

Il programma

Alle 16,30 si prende il via con  la registrazione dei partecipanti. Alle 17 l’apertura dei lavori con l’intervento di Ennio Aquilino – Comandante VV.F. Venezia. Seguono Roberto Bottan Presidente CGIA Mestre; Gianluigi Riccioni, Direttore Vendite Mercedes-Benz Italia; Claire Petit Boulanger, Responsabile Sicurezza Terziaria Renault;  Daniele Danesin Formatore Tecnico TEXA SpA; Marco Marello Responsabile Centro Innovazione e Sperimentazione Generali Jeniot; Giorgio Capuis Presidente ACI Venezia; poi  Silvano Vernizzi Amministratore  Delegato Veneto Strade SpA, Luca Puppa, Marko Metlika dei VV.F. Venezia e  Sergio Zambon, Tiberio Baldo, Giuliano Mofato VV.F. Treviso.

Per maggiori informazioni e per partecipare scrivere a info@cgiamestre.com

 

 

 

Multe rincari dal 1° gennaio 2019 per adeguamento biennale

L’arrivo del nuovo anno per gli automobilisti italiani è stato ancora una volta amarissimo, soprattutto sul fronte delle multe stradali.

Ogni due anni il Codice della strada prevede un adeguamento delle tariffe delle multe stradali sulla base dei dati Istat, in particolare con l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Come riporta Italia oggi, in base all’ultimo dato disponibile, quello di ottobre, l’incremento sarà pari a circa il 2,4%.

 

Gli aumenti non risparmieranno nessuno. Per il divieto di sosta si passerà da 41 a 42 euro, per la sanzione al conducente o passeggero senza cinture l’aumento sarà da 81 a 83 euro. Peggio va per la multa in caso di uso dello smartphone durante la guida, che passerà da 161 euro a 165. Tra gli aumenti più importanti c’è quello per mancata copertura assicurativa, che passa da una base di 849 euro a 869. C’è poi la sanzione per guida in stato di ebbrezza, cioè tra 0,5 g/l e 0,8, che salirà da 532 euro a 545. Bruciare un rosso costerà 165 euro.

 

Gli aumenti delle multe saranno spietati anche per i famigerati autovelox. In caso di sanzioni emesse tra le 7 e le 22, le tariffe aumenteranno a 42 euro entro i 10 km/h, a 173 entro i 40 km/h e 545 euro entro i 60 km/h, fino a 849 km/h per chi supera la velocità di oltre i 60 km/h rispetto ai limiti.

 

 

Ecotassa ed ecobonus sono legge – L’ELENCO DEI MODELLI

Dopo il voto di fiducia la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge bilancio per l’anno 2019 con 313 voti favorevoli e 70 voti contrari (il 30 dicembre 2018). La legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è entrata in vigore l’1 gennaio 2019 e contiene l’ecotassa sulle auto con emissioni di anidride carbonica superiori a 160 g/km e l’ecobonus per quelle fino a 70 g/km nella forma approvata il 23 dicembre al Senato…continua la lettura dell’articolo

1 14 15 16 17 18 23